Stralcio video Papa Francesco - Dal discorso ai partecipanti al Simposio 17-02-22
Dal discorso ai partecipanti al Simposio
“Per una teologia fondamentale del sacerdozio”
17 febbraio 2022
Sono consapevole che si potrebbe parlare e teorizzare tanto sul sacerdozio; oggi desidero condividere con voi questo “piccolo raccolto” affinché il sacerdote di oggi, qualunque sia il momento che sta vivendo, possa vivere la pace e la fecondità che lo Spirito vuole donare. […] Niente teoria qui, parlo di quello che ho vissuto.
Il tempo che viviamo è un tempo che ci chiede non solo di intercettare il cambiamento, ma di accoglierlo con la consapevolezza che ci troviamo davanti a un cambiamento d’epoca […].
Il cambiamento ci pone sempre davanti a diversi modi di affrontarlo. Il problema è che molte azioni e molti atteggiamenti possono essere utili e buoni ma non tutti hanno sapore di Vangelo. E qui è il nocciolo, il cambiamento e l’azione che hanno e non hanno sapore di Vangelo, è discernere questo. Per esempio, cercare forme codificate, molto spesso ancorate al passato e che ci “garantiscono” una sorta di protezione dai rischi, rifugiandoci in un mondo o in una società che non esiste più (se mai una volta è esistita), come se questo determinato ordine fosse capace di porre fine ai conflitti che la storia ci presenta. È la crisi dell’andare indietro per rifugiarci.
Un altro atteggiamento può essere quello di un ottimismo esasperato – “andrà tutto bene” –; andare troppo in avanti senza discernimento e senza le decisioni necessarie. Questo ottimismo finisce per ignorare i feriti di questa trasformazione, non riesce ad accettare le tensioni, le complessità e le ambiguità proprie del tempo presente e “consacra” l’ultima novità come ciò che è veramente reale, disprezzando così la saggezza degli anni. (Sono due tipi di fuga; sono gli atteggiamenti del mercenario che vede venire il lupo e fugge: fugge verso il passato o fugge verso il futuro). Nessuno di tali atteggiamenti porta a soluzioni mature. La concretezza dell’oggi, lì dobbiamo fermarci, la concretezza dell’oggi.