Tratto dall’Agenzia SIR
Germania/1: Quale futuro per i mass media cattolici?
Il futuro dei mezzi di comunicazione di ispirazione cristiana è stato al centro del primo Congresso dei media cattolici tedeschi. L'evento, tenutosi in settimana a Bonn, ha visto per due giorni 200 rappresentanti di giornali diocesani, editori, stampa laica, televisioni, radio e social network, confrontarsi sul tema "La missione dei media. Gli scenari futuri della comunicazione della Chiesa". Il vescovo di Rottemburg-Stoccarda, mons. Gebhard Fürst, responsabile della pastorale dei mezzi di comunicazione della Conferenza episcopale tedesca, ha espresso una critica nei confronti della autoreferenzialità della comunicazione sociale diocesana: "Ogni diocesi pensa a ciò che succede nei propri confini, ma se c'è uno scandalo è accusata tutta la Chiesa – ha detto il prelato -. Abbiamo bisogno di tenere posizioni coraggiose e posizionarci in maniera cross-mediale". In questo senso Matthias Kopp, portavoce della Conferenza episcopale tedesca, ammette che la Chiesa con le sue diocesi è molto esposta e non riesce ancora a usare appieno i social network. Peter Stefan Herbst, capo redattore del "Saarbrücken Zeitung", ha detto che nonostante la digitalizzazione crescente "c'è un futuro nella carta stampata" perché "chi si è informato intensamente su internet, spesso legge anche il giornale, che è un prodotto finito, mentre la lettura su internet "non è mai finita". E per Rolf Pitsch, direttore del Bonifatius GmbH di Paderborn, "le diocesi hanno bisogno di chiarirsi su ciò che vogliono comunicare, ed è ciò di cui i media necessitano".