E’ stato presentato ieri alla stampa l’Instrumentum Laboris della III Assemblea Generale Straordinaria dei Vescovi in vista del Sinodo del prossimo ottobre. Sua Eminenza il Card. Baldisseri, Sua Eminenza il Card. Erdó e Sua Eccellenza mons. Bruno Forte, hanno presentato brevemente il contenuto del Documento, risultato del Documento preparatorio che includeva le 39 domande del questionario inviato a tutta la Chiesa sul tema della famiglia. Si illustra all’inizio la bellezza della famiglia nel disegno creatore di Dio per passare, poi, alle sfide pastorali inerenti la famiglia (dalla crisi di fede ali problemi interni alla coppia, dalle problematiche economiche ai fattori socio-culturali), fino a trattare il delicato tema delle convivenze, delle coppie di fatto, delle separazioni, dei divorzi. Attenzione particolare per i divorziati risposati.
Dall’insieme del Documento, si evince l’attenzione amorevole della Chiesa che non intende giudicare ma accogliere, al di là delle strade pastorali concrete che, a tal proposito, saranno oggetto di discussione del Sinodo; mons. Bruno Forte, ha sottolineato che “l’agire pastorale della Chiesa nei confronti delle persone in situazioni familiari difficili o irregolari debba riflettere lo sguardo di misericordia con cui il Padre celeste guarda e ama ciascuno dei suoi figli”. Papa Francesco ha infatti affermato nell’Evangelii Gaudium: "La Chiesa è chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre. […] la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa" (n. 47). E ancora: "la vera urgenza pastorale è quella di permettere a queste persone di curare le ferite, di guarire e di riprendere a camminare insieme a tutta la comunità ecclesiale" (n. 80). Mons. Forte ha chiarito: “Tutto questo non ha nulla a che vedere con lo slogan banalizzante di "divorzio cattolico", di cui alcuni hanno parlato in rapporto a quanto il Sinodo potrà proporre: la medicina della misericordia non è mai finalizzata a favorire i naufragi, ma sempre e solo a salvare la barca sul mare in tempesta e a dare ai naufraghi l’accoglienza, la cura e il sostegno necessari. Se non si comprende questa fondamentale intenzione, si equivocherà irrimediabilmente quanto il Sinodo potrà dire sulla situazione dei separati, dei divorziati, dei divorziati risposati, delle convivenze, delle unioni di fatto, o delle unioni fra persone dello stesso sesso”.
Di seguito il link dove trovare il documento: