Alla Pontificia Università della Santa Croce, S.E. Mons. Patrón Wong, Segretario per i Seminari presso la Congregazione per il Clero, rivolge il saluto di apertura al Convegno: “La formazione spirituale dei candidati al sacerdozio”, che si è svolo l’1 febbraio scorso.
La formazione spirituale dei candidati al sacerdozio
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Pontificia Università Santa Croce - 1 febbraio 2016
La formazione dei candidati al sacerdozio è un aspetto della vita ecclesiale di notevole importanza, che deve starci particolarmente a cuore; perciò, desidererei ringraziarvi per questo invito, porgendovi l’affettuoso saluto del Prefetto della Congregazione per il Clero, il Cardinale Beniamino Stella. Vorrei ringraziare in modo speciale Mons. Luis Romera, Rettore della Pontificia Università della Santa Croce e P. Eduardo Baura, per l’invito a partecipare a questa Settimana di studio dedicata alla formazione spirituale dei candidati al sacerdozio.
Aprendo i lavori di questi giorni, mi sembra bello richiamare alla memoria altre occasioni di incontro e di dialogo che ci sono state fra di noi; in particolare vorrei ricordare quel 12 maggio 2014, quando Papa Francesco ricevette in Udienza i sacerdoti studenti dei Pontifici Collegi e Convitti di Roma, dove alcuni di voi erano certamente presenti. Alla prima domanda il Santo Padre rispose con un’affermazione che può essere intesa come il fondamento di iniziative come questa, che oggi stiamo inaugurando: “Il Signore vi ha chiamati ad essere sacerdoti, ad essere presbiteri: questa è la regola fondamentale”.
E’ in questa prospettiva integrale che dobbiamo promuovere e aver cura della formazione sacerdotale, poiché essa, mentre focalizziamo i principali aspetti delle diverse dimensioni della vita sacerdotale, non ci fa smarrire l’obiettivo principale: siamo chiamati a essere Sacerdoti e Pastori del Popolo di Dio.
Per questo servizio, al quale il Signore ci chiama senza nostri meriti, c’è bisogno di una personalità matura, di una spiritualità profonda, di una preparazione accademica e culturale robusta, di una sensibilità pastorale e missionaria animata dalla carità. Dunque, è necessario un progetto formativo, che tenga conto dell’integralità di tutti gli aspetti. Se per scopi pedagogici, in alcune tappe, si può insistere su qualche aspetto particolare, o porre l’accento su un frammento, ciò deve sempre avvenire all’interno di un orizzonte unico, di una visione generale della vita umana e della figura presbiterale, in modo che, come in un mosaico, ciascun tassello si integri con il tutto, ogni colore si intoni all’altro e, alla fine, risplenda un’unica opera.
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