Il 7 agosto scorso, a Campobasso, Sua Eminenza il Cardinale Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero, ha tenuto una Relazione sul tema “La visione e le aspettative sul diaconato nell’insegnamento pontificio”. Dopo un excursus storico, il Porporato ha tratteggiato il profilo ministeriale del diaconato inserendolo nella dinamicità missionaria della “Chiesa in uscita”, e si è soffermato su tre concetti-chiave per la promozione di questo servizio: identità, formazione, concretezza.
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La visione e le aspettative sul diaconato nell’insegnamento Pontificio
Campobasso, 7 Agosto 2015
1. Introduzione. Il tema che mi è stato affidato in questa occasione è particolarmente stimolante, perché rientra nelle competenze ordinarie della Congregazione per il Clero, ma costituisce anche un “cantiere” ancora aperto, dopo il ripristino del diaconato permanente, tutto sommato recente, con il Concilio Vaticano II, nonché un ambito in evoluzione, in cui sta crescendo e maturando una prassi ecclesiale concreta a partire dalla dottrina e dalla Tradizione della Chiesa.
Una visione d’insieme sul Magistero Pontificio relativo al diaconato è stata presentata lo scorso anno (22-24 aprile 2014) dal vostro diacono Enzo Petrolino, in occasione di un Convegno sul tema a Lugano. Non ripercorrerò i singoli passaggi, che presumo noti, ma intendo comporre questo mio intervento con alcune riflessioni, che comprendano brevemente le origini, lo sviluppo e il “declino” del diaconato, sino al suo ancor recente ripristino; si tratterà di una breve sintesi storica ragionata, con il fine di individuare le caratteristiche proprie e costitutive del diaconato, nonché di facilitare la loro comprensione odierna. Al termine di tale percorso, sarà più semplice contestualizzare entro la natura e le proprietà del diaconato possibilità e prospettive attuali, alla luce delle norme della Chiesa Universale e dell’esperienza pratica della Congregazione per il Clero, sullo sfondo del Magistero di Papa Francescco.
2. Sin da ora desidero chiarire quale sarà l’oggetto preciso di questo discorso, sul quale cercherò di trarre alcune conclusioni; esso verterà sul “diaconato permanente”, celibatario e uxorato, inteso come vera e specifica vocazione, condizione stabile per alcuni discepoli del Signore. Non mi occuperò invece del “diaconato transeunte” e delle questioni a esso connesse...