Sua Eminenza il Card. Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero, nella mattinata di Sabato 18 u.s., è intervenuto al Congresso annuale del Rotary Club italiano – distretto Nord-Est, tenutosi a Mogliano Veneto (TV), con una Relazione dal Tema: “La conversione ecologica: una sfida etica e spirituale. Riflessioni sull’Enciclica Laudato si’.”
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Desidero rivolgere il mio vivo ringraziamento al Distretto Rotary 2060 per l’invito a partecipare a questo Congresso Distrettuale, con una riflessione sull’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si’. Sulla cura della casa comune”. La storia del Rotary, lunga ormai più di un secolo, è una testimonianza di un forte impegno nella formazione e in progetti concreti, riguardanti molte sfide che oggi interessano il nostro pianeta: il sostegno alla cultura della pace, la lotta alle malattie per la salute globale del pianeta, l’alfabetizzazione, lo sviluppo economico, ecc. Non sorprende, perciò, che un’Enciclica come la “Laudato si’” rappresenti un importante stimolo per pensare e per affinare lo sguardo umano e cristiano sulla realtà.
Che cosa può suggerire questo testo magisteriale che Papa Francesco ha inteso offrire alla Chiesa e sottoporre alla comune riflessione? Fare una disamina del Documento sarebbe ovviamente complesso e richiederebbe molto tempo; possiamo però concentrarci su cosa intenda il Santo Padre quando ci richiama alla “conversione ecologica” e come quest’ultima rappresenti una sfida spirituale ed etica, la cui urgenza invita tutti noi a una seria presa di coscienza e a un cambiamento di rotta.
1. Una domanda che interpella la nostra responsabilità
Partirei da una domanda che si situa come al cuore dell’Enciclica, rappresentandone un punto di partenza e, insieme, un filo rosso che accompagna il testo: “Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?” (Papa Francesco, Laudato si’, n. 160).
Con questo interrogativo cruciale, il Pontefice mette in crisi – se così posso dire – una visione antropologica nella quale ciascuno pensa se stesso in modo isolato e autoreferenziale, senza legami né con i propri simili né con il creato; in tal modo, egli ci invita a recuperare quella dimensione etica necessaria in tutti gli ambiti del vivere umano, incitandoci a recuperare un atteggiamento fondamentale, che potremmo riassumere in una parola: responsabilità.
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