Anche nella scorsa estate ha avuto luogo a Lourdes l’esperienza estiva dei Seminaristi – una quarantina – provenienti da diversi Paesi.
La Congregazione per il Clero è ben lieta di rinnovare il proprio apprezzamento per la lodevole iniziativa e di incoraggiare i Candidati all’Ordine Sacro a vivere con impegno interiore questo tempo formativo di preghiera e di servizio ai pellegrini – specialmente i malati – presso il Santuario della Beata Vergine dei Pirenei.
Al riguardo, vengono riportate alcune testimonianze pervenute al Rev. P. Nicola Ventriglia O.M.I., Cappellano Coordinatore per la lingua italiana, che ha seguito da vicino i Seminaristi nella suddetta esperienza, insieme al Rev. P. Marco Marcis O.F.M. Cap., Cappellano del Santuario.
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L'esperienza vissuta a Lourdes dal 16 al 26 agosto l'ho accolta fin da subito come una preziosa occasione per poter assaporare e vivere con grande intensità il clima di preghiera e lo spirito di servizio e di collaborazione richiestoci. Le giornate piene, scandite da orari ben precisi, non mi hanno privato della possibilità di sperimentare la presenza del Signore in ogni servizio svolto, al contrario, questa possibilità si manifestava tanto più presente in un sorriso di gratitudine o in un gesto di attenzione nei confronti dei più sofferenti. Il fatto di abitare insieme ad altri seminaristi provenienti da tutto il mondo e a tappe del percorso di seminario differenti è stato un modo per condividere più o meno indirettamente le nostre singole esperienze di vita. Ho apprezzato tutti i servizi svolti proprio perché ciascuno di essi era accomunato dall'elemento costante della preghiera e, a mio avviso, è proprio la preghiera che ha permesso che si creasse una comunione quasi inaspettata tra noi seminaristi, con i sacerdoti e con le tante persone incontrate. Anche durante i "Passi di Bernadette", infatti, il nostro impegno nei confronti dei pellegrini era quello di far trasparire la scelta di un pellegrinaggio guidato e non quella di una semplice visita turistica-culturale. I momenti liturgici (messe, processione eucaristica, flambeaux serale), mi hanno trasmesso particolare gioia e commozione, soprattutto vedendo la grande ed inattesa affluenza di fedeli fin dalla prima sera, quando abbiamo avuto l'occasione unica di portare in processione il simulacro della Vergine. Non sono assolutamente mancate parole buone di incoraggiamento e di generosità da parte degli stessi pellegrini e dei sacerdoti presenti che abbiamo avuto la fortuna di conoscere. Ogni testimonianza è stata e continua ad essere una grande possibilità per riflettere e pregare davanti al volto di Maria e di S. Bernadette che intercedono per noi.
Andrea Alborghetti
L’esperienza estiva di Lourdes per me è stata un ritornare alle origini della mia vocazione, in quanto questa è sorta proprio in quel contesto di servizio ai malati durante il mio primo pellegrinaggio con l'Unitalsi. L'ho vissuta come una "chiamata" da parte della "Bella Signora", lei che come Mamma mi ha fatto sentire avvolto nel Suo Manto, nascondendomi dalle preoccupazioni che mi stavano affliggendo. Io devo molto a Maria, innanzitutto perché ha dato alla luce il Redentore del mondo, e con amore di mamma mi è stata vicino. Mi ricordo molto bene quando ci dicesti che l'intento dell'esperienza dei seminaristi a Lourdes non è tanto quello di "fare" chissà che cosa ma è quello di farci innamorare di Maria... e per quanto mi riguarda devo dire che l'intento è riuscito... molto spesso si dimentica che c'è anche una Madre a cui è bene affidare tutto ciò che appesantisce il nostro cammino. Mi sono sentito e mi sento tuttora preso per mano e accompagnato passo passo da Maria. Per quanto riguarda i servizio che abbiamo svolto ho bellissimi ricordi, specialmente del servizio alle piscine, per me è stata una delle esperienze più forte che abbia mai fatto perchè un conto è farsi immergere nell'acqua ma è un'altro invece aiutare l'altro a farlo, quante persone ho visto vivere momenti di liberazione, ci sono stati casi in cui le persone che si immergevano nelle piscine - chissà quanti e quali pesanti croci portavano - piangevano come bambini. É stato per me molto toccante questo tipo di esperienza, e una scena che mi è rimasta impressa è stata alla comunione a una delle Sante Messe Dell 23:00 alla grotta, un padre portava con sé sua figlia malata sulla sedia a rotelle ed essendo molto malata non poteva comunicarsi, quindi in al momento della comunione questo padre ha preso il corpo di Gesù tra le mani e ne ha spezzaro un pezzettino minuscolo per farlo ricevere anche alla figlia che molto probabilmente aveva difficoltà a deglutire. Questo per me è stato l'atto più bello di affidamento e mi ha commosso non poco. Per quanto riguarda i rapporti con l'intera squadra dei seminaristi devo dire che c'è stata molta coesione e rispetto reciproco. Abbiamo vissuto dei bellissimi momenti partendo dalla preghiera ai vari servizi con molta intensità e unione tra di noi e anche dopo i servizi abbiamo passato del tempo di svago insieme, tutto in amicizia e unità senza fare distinzioni di provenienze e lingua, il che sembra scontato ma non lo è!
Angelo Merola
È con gioia che scrivo alcuni pensieri sul servizio svolto al Santuario di Lourdes dal 16 al 26 agosto. Una prima sensazione che proviene dal profondo del cuore è la gratitudine per le variegate esperienze vissute in questi giorni, tutte mi hanno aiutato a crescere umanamente e spiritualmente. Mi ha colpito molto la Via Crucis, soprattutto il percorrere con le persone questo cammino verso il Calvario, condividendo con loro le loro sofferenze e le loro croci silenziose ed allo stesso tempo mettendomi in gioco nel trasmettere l'Amore infinito di Dio verso di noi. Inoltre, è stato molto bello accompagnare i pellegrini lungo i luoghi di Bernadette, permettendo loro di entrare ed immedesimarsi nella storia della Santa e soprattutto nella sua spiritualità. E’ stato quindi un cammino di conversione e di preghiera. L'aspetto che più mi ha sorpreso è stato il vedere negli occhi della gente diversi sentimenti come: la gratitudine, la gioia e la bellezza di vedere luoghi mai visti e sconosciuti a molti. Mi ha fatto molto bene sentire il ringraziamento a noi seminaristi da parte dei pellegrini, mi ha colmato di gioia e di consapevolezza di essere strumenti nelle mani del Signore. Anche il servizio liturgico mi ha permesso di vivere al meglio e da vicino i Sacramenti e l'ascolto della Parola, fondamento di tutto. Infine, la comunione con gli altri seminaristi italiani è stata molto forte e profonda, permettendomi di conoscere nuove persone con sguardi diversi ed arricchenti della realtà di oggi. La comunità che si è creata spero continui, pur nella lontananza, nella comune preghiera gli uni degli altri. Ringrazio vivamente per la disponibilità e l’accoglienza, da parte di P. Nicola e P. Marco!
Davide Brozzoni
Scrivo per raccontare la mia esperienza a Lourdes vissuta dal 30 Giugno al 13 Luglio 2019. Da premettere che non ero mai stato al Santuario di Lourdes, quindi è stata la prima volta per me, ma nonostante ciò mi è sembrato, da subito di respirare aria di casa, questo grazie alla bella accoglienza ricevuta da tutti voi, ma anche grazie a quel clima di pace e di preghiera che si riesce a percepire in questo luogo. Mi piace soffermarmi su alcuni punti che per me sono stati importanti in questa esperienza:
- la preghiera, che continuamente si eleva in ogni lingua e in ogni attimo nel santuario, ma anche nei dintorni, ha fatto sì che io potessi sentirmi, in maniera forte, parte di una Chiesa che, unita, cammina alla ricerca di un amore che solo una Madre può dare.
- la vita comunitaria: il vivere questi giorni di servizio e di preghiera, accompagnati dalla presenza di altri seminaristi, italiani e di altre nazionalità, ha creato momenti forti di condivisione, di fraternità, nella scoperta di vissuti e storie diverse, ma con un unico desiderio, quello di servire la Chiesa e i fratelli.
- il contatto diretto con i pellegrini e con gli ammalati mi ha insegnato a saper sperare anche quando la vita ci mette davanti momenti difficili.
Porto impresse nella mente ma anche nel cuore, i tanti volti incontrati in quei giorni; la speranza di chi si reca in questo posto di pace per ricevere un miracolo o semplicemente per vivere un’esperienza di fede che sia forte e indimenticabile. Infine, ricordo con molta gratitudine il pomeriggio trascorso alla comunità "Cenacolo", la testimonianza di quei ragazzi che portano impresse nei loro occhi storie segnate dalla sofferenza ma allo stesso tempo, la gioia di chi si è riscoperto Amato e ha avuto il coraggio di ricominciare. Ci sarebbero ancora tante cose da scrivere ma credo che non riuscirei mai a trovare le parole giuste per esprimere il senso di gratitudine per questa grande esperienza. Le posso solo dire che per me è stata molto edificante e ha dato ancora più senso e motivazione al mio cammino vocazionale. Spero di ritornarvi presto e intanto le dico ancora "Grazie", grazie a lei per averci accolto, grazie alla Santa Vergine, che ci ha voluti in questo luogo di pace, e grazie a Dio che opera continuamente meraviglie nella nostra vita. Un abbraccio e un ricordo nella preghiera.
Francesco Caccavale
Ringrazio innanzitutto la Vergine di Lourdes, per i giorni di grazia che mi ha donato, per tutta la sofferenza e le persone incontrate, in quel pezzo di cielo. Giornate molto intense e stancanti che a distanza di tempo ne sento la nostalgia. Il primo giorno, lei ci disse che saremmo tornati a casa trasformati. Penso che l’obiettivo della Vergine è stato raggiunto, quello di trasformare il mio cuore e la mia vita. La prima esperienza come seminarista è stata per me molto emozionante, dal servizio alle piscine, alle celebrazioni alla grotta, alla messa internazionale, ai passi di Bernadette, sembra solo un elenco ma tutto ciò ha permesso che in ogni momento potessi aiutare tutti i pellegrini a vivere i vari momenti. Giorno dopo giorno ho compreso che i vari incontri fatti quotidianamente, potessero parlarmi, potessero farmi vedere e toccare la presenza della Vergine. Sin dall’inizio ho cercato di mettermi in gioco, ho cercato di poter portare la gioia dell’incontro con il Cristo, che prima però ha bisogno del passaggio dalla Mamma Celeste, colei che sa intercedere presso il Figlio, come la Vergine ha promesso alla piccola Bernardette. Nei giorni di servizio a Lourdes ho avuto la possibilità di ascoltare molte storie, tanta sofferenza, ma anche tante gioie che ogni pellegrino ha portato dinanzi alla Bella Signora, alla GROTTA DI MASSABIELLE. A Lourdes, ho potuto vedere con i miei occhi l’Universalità della Chiesa di come varie culture, vari modi di dialogare, varie lingue, abbiano un filo rosso che li accomuna. Avrei tante altre cose da dire, ma penso che ciò possa bastare per esprimere la gratitudine e la gioia che mi ha accompagnato in questi giorni lì a Lourdes. Grazie mille anche a lei padre Nicola, per la sua bella testimonianza che mi ha donato, per la gioia che mi ha trasmesso nel suo ministero pur essendo super impegnato. Ho potuto ammirare come il suo servizio minuzioso e particolare, pur avendo mille impegni, venga svolto con particolare amore e dedizione. Complimenti per la testimonianza che date insieme, P. Nicola e P. Marco, mi ha colpito sin dai primi giorni. Grazie mille per tutto, dal profondo del cuore, sperando di sentirla presto la saluto con affetto e stima. GRAZIE!!!
Lorenzo Consolazio
Sono stato a Lourdes per la prima volta nell’aprile del 2018, con il pellegrinaggio dell’UNITALSI di Verona; fu un’esperienza talmente bella e significativa da farmi desiderare fortemente di tornare il prima possibile. Dopo aver parlato con un mio compagno di seminario, che aveva fatto l’esperienza di servizio a Lourdes come seminarista, chiesi ai miei educatori di poterci tornare. Sono tornato quindi non più come “barelliere” ma come seminarista. Se la prima volta a Lourdes, lo stare a contatto con i malati aveva caratterizzato e quindi arricchito profondamente il mio pellegrinaggio, questa volta invece ho potuto incontrare, in diverse occasioni e modalità, un altro tipo di sofferenza: la sofferenza “interiore”, presente nel cuore di molti pellegrini. Nei vari servizi svolti ho potuto toccare con mano la fede, spesso provata, di molti fratelli e sorelle e più volte mi sono trovato ad ascoltare confidenze di persone circa le loro ferite e croci quotidiane…tutto questo è stato, evidentemente, occasione di preghiera e riflessione ma anche di edificazione umana e spirituale. Ho capito, anche se sicuramente non l’ho sempre vissuto, che in queste settimane di servizio noi seminaristi siamo chiamati ad essere, nel nostro piccolo, testimoni di speranza e gioia, non tanto con le parole ma soprattutto nel modo in cui facciamo le cose. Tutti i servizi svolti sono stati occasioni di incontro e testimonianza (data e ricevuta). Dono grande e bellissimo di questi giorni è stato la fraternità: le diverse occasioni di svago, amicizia e confronto con preti e seminaristi italiani e stranieri, sono state fondamentali per rendere questa esperienza unica e indimenticabile… Tra le testimonianze ricevute quella della Comunità Cenacolo è stata per me la più bella e segnante: ho potuto sperimentare ancora più concretamente che l’Amore è l’unica cosa che può guarire certe ferite. Commovente e meraviglioso è stato anche vedere lo spettacolo su Santa Bernardette: forse più di tanto altro, mi ha fatto conoscere più profondamente la figura di questa santa… Al termine di questo “pellegrinaggio” a Lourdes sono sempre più convinto che da Lourdes si possa tornare a casa veramente arricchiti, al di là di che cosa si faccia e del perché ci si vada: Lourdes è Lourdes!
Francesco Lampronti
Padre. Prima di condividere la mia esperienza di Lourdes, la ringrazio per l'affetto e la vicinanza in questi giorni, in modo particolare per la sua disponibilità paterna, lei è stato come un Padre per me in un mondo sconosciuto come quello di Lourdes. Premesso che è stata la mia prima esperienza sia da pellegrino che da volontario a Lourdes, è stato pieno di gioia, fatica, ma anche di soddisfazione. Avere la possibilità di servire il santuario in tutte le sue attività principali. È stata un'importante occasione di incontro ma soprattutto di preghiera con le persone e per le persone. Ci sono incontri che ti riscaldano il cuore, e quello personale con la Vergine Maria non poteva mai mancare. I 13 giorni di servizio sono stati intensi. Ringrazio ancora voi ed il santuario per questa disponibilità. Spero di incontrarci nuovamente l'anno prossimo, a condividere la gioia di Lourdes. A presto ed un abbraccio!
Paolo Garotti
Sono passati 4 giorni da quando sono andato via da Lourdes, Le posso dire con tanta sincerità che mi manca tanto. Non ero mai stato a Lourdes e questa è stata la mia prima volta. I primi giorni sono rimasto stupito dalla presenza di così tanti malati, ma nello stesso tempo dei tanti volontari che se ne prendono cura. L’esperienza vissuta mi ha permesso di conoscere e di confrontarmi con altri seminaristi, ma anche con le tante persone che ho conosciuto durante il sevizio svolto. Con alcuni seminaristi ho condiviso una bella esperienza sia di confronto, ma anche di preghiera e di amicizia. Con i pellegrini, ho scoperto che Lourdes è un incontro con Maria da cui non si può rinunciare, a Maria si chiede la grazia, ma nello stesso si ringrazia per ciò che ci presenta, e per ciò che ci dona. Le poche ore trascorse nella comunità Cenacolo sono state sorprendenti, alcuni ragazzi hanno aperto i loro cuori raccontando la loro vita non facile e sofferente, ciò mi ha ricordato che l’uomo ha bisogno di essere amato e mai abbandonato qualunque cosa faccia o dica. Inoltre penso che i ragazzi della comunità Cenacolo sono la “palestra” per il nostro animo che tante volte si lascia trasportare da futili problemi. Grazie P. Nicola e grazie anche a P. Marco per il tempo che dedicate a noi seminaristi e per il servizio che mi avete permesso di svolgere.
Pietro Domenico Rapisarda