In Evidenza

La Vocazione Maschile nel Sinodo e nel Documento Finale - S.E. Jorge Carlos Patrón Wong

JC Patron Wong
S.E. Jorge Carlos Patrón Wong

Carissimi,

Desidero esprimervi la mia gratitudine per l’invito che mi avete rivolto. Vorrei ringraziare e salutare cordialmente S.E. Mons. Oscar Cantoni, e tutti voi responsabili delle Conferenze Episcopali d’Europa, a cui desidero far giungere anche il saluto del Cardinale Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero.

Come è noto, questo Dicastero comprende la Pontificia Opera delle Vocazioni Sacerdotali e ha la cura dei Seminari e del Clero. Così alla Congregazione per il Clero è affidato l’intero cammino della vita e del ministero sacerdotale.

Tale percorso complessivo è stata la prospettiva secondo la quale è stata pensata la redazione della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis. Vogliate benevolmente permettermi un paragone botanico: in una pianta, quello che è già presente in una radice sana (Pastorale Vocazionale), cresce (Formazione Iniziale) e si sviluppa (Formazione Permanente) in modo graduale e integrale. Perché lo Spirito Santo, da una sola persona, uomo o donna, consacrata con il dono del battesimo, fa germogliare una vocazione nella forma dello sviluppo di un dono presente fin dall’inizio, che, pur diventando specifico, conduce sempre alla comunione.

La prospettiva del Sinodo

La prospettiva da cui sono considerate le vocazioni, sia nel Sinodo sia nell'esortazione apostolica Christus Vivit, è quella dell'accompagnamento di tutti i giovani e del discernimento della loro vocazione. Di conseguenza, l'espressione includente "la propria vocazione" appare tre volte nel Documento finale e dieci volte in Christus Vivit. Invece, l'espressione "vocazione sacerdotale" è meno frequente e l’espressione "vocazione maschile" viene sempre unita a quella femminile. La parola "Seminario" appare cinque volte nel documento finale e una sola volta in Christus Vivit.

Desidero sottolineare particolarmente il titolo del quarto capitolo di Christus Vivit: Il grande annuncio per tutti i giovani. Si tratta di una bella espressione, che ricorda come la Chiesa abbia qualcosa di importante da dire ai giovani e anche come la Pastorale Vocazionale sia radicata in un’autentica ed efficace Pastorale Giovanile.

Parlando dell’accompagnamento, il documento finale del Sinodo stabilisce una base inalienabile per le vocazioni consacrate:

Nell’accogliere i giovani nelle case di formazione o seminari è importante verificare un sufficiente radicamento in una comunità, una stabilità nelle relazioni di amicizia con i pari, nell’impegno di studio o di lavoro, nel contatto con la povertà e la sofferenza. Nell’accompagnamento spirituale è decisivo iniziare alla preghiera e al lavoro interiore, imparando il discernimento prima di tutto nella propria vita, anche attraverso forme di rinuncia e di ascesi. (Documento Sinodo, 100).

Così, viene descritto il frutto di un lavoro pastorale previo all’ammissione al Seminario o a una Casa di formazione. Lavoro ampio, indirizzato particolarmente ai giovani cristiani, che offre loro una vicinanza educativa e un accompagnamento personale, fino al discernimento della propria vocazione.

...

 

Download