Reverendi Padri,
Cari Sacerdoti e Professori,
Fratelli e sorelle,
La Solennità che stiamo celebrando ci invita a contemplare la Vergine Maria, nel suo essere stata da sempre prescelta, e quindi pensata da Dio come strumento della salvezza, ma anche nella sua risposta a questa chiamata, che ci è stata appena narrata nel Vangelo che abbiamo ascoltato.
L’Immacolata Concezione è una festa liturgica che vuole tenere insieme e ricordarci queste due realtà: la scelta di Dio, che anticipa ogni proposito, ogni risposta e ogni azione umana; e la libera risposta dell’uomo che, se accoglie la chiamata del Signore e coopera alla realizzazione del Suo regno, trova la via della gioia e della vita. È su questi due aspetti che desidero fermarmi brevemente, rileggendoli alla luce della nostra vita cristiana, consacrata e sacerdotale, che infatti è una grande storia d’amore compresa tra la scelta di Dio e la nostra risposta alla chiamata.
La fanciulla di Nazareth è anzitutto scelta, da sempre, come Madre del Messia e, a questo scopo, viene preservata dal peccato. Se la Prima Lettura di oggi ci mostra la caduta di Adamo e quindi il peccato dell’umanità che rompe l’alleanza con Dio, allo stesso tempo essa ci mostra che Dio chiede ad Adamo: “dove sei?”. All’uomo che si è smarrito e ha perduto la gioia della vita, si contrappone un Dio che continua ad amarlo, che non si rassegna, che non vuole perderlo e, perciò, non si stanca di correre nel giardino della storia per andare a cercarlo, risollevarlo dalla caduta e ricostruire l’Alleanza infranta. È questo grande mistero d’amore di Dio per l’umanità, che fa dire a Paolo: “Dove abbonda il peccato, sovrabbonda la grazia” (Rm 5,8).
Dio ci viene a cercare facendosi carne e venendo ad abitare in mezzo a noi in Gesù, Suo Figlio. Questo progetto di salvezza, perciò, aveva bisogno di una Madre che, come grembo generoso, accogliesse Colui che doveva nascere e, in lui, tutti gli uomini coloro che a Dio volevano ritornare. Per questo, Maria è stata pensata e predestinata da sempre, scelta in anticipo e concepita senza peccato.
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