Il Prefetto della Congregazione per il Clero, Cardinale Beniamino Stella, ha presieduto l’Eucaristia con la quale si è conclusa la settimana di festeggiamenti in onore della Madonna della Luca, a Bologna. Ricordando gli eventi del 1433, dai quali nacque la devozione, il Porporato ha esortato i fedeli ad avere la stessa sollecitudine di Maria Santissima: “dobbiamo scendere dalla nostra indifferenza e dal nostro individualismo e, come Maria, entrare nella città e in tutti i suoi luoghi – le case, gli uffici, le scuole, gli ospedali – portandovi il sapore e lo stile del Vangelo e, soprattutto, per soccorrerci vicendevolmente, ciascuno offrendo qualcosa di sé per guarire le ferite degli altri”.
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“Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode”; queste parole, con cui abbiamo pregato all’inizio della Santa Messa, esprimono bene i sentimenti di letizia che, in questo giorno dedicato alla Madonna di San Luca, accompagnano il popolo di Bologna. All’esultanza di questa festa cittadina partecipo con gioia anche io, grazie all’invito rivoltomi da Sua Eccellenza Mons. Matteo Zuppi, che ringrazio di cuore, mentre saluto cordialmente le Autorità presenti, i Sacerdoti e tutti voi.
Il mistero per cui la Chiesa gioisce ed esulta, in questa domenica, è quello dell’Ascensione di Gesù al Cielo. Ora, bisogna ammettere che è strano gioire per una partenza. Generalmente, quando qualcuno che ci ama deve andar via da noi e, in qualche modo, siamo costretti a staccarci da lui, il nostro cuore viene invaso dalla tristezza e dall’angoscia. In pochi attimi, scorrono davanti a noi le immagini delle cose belle che abbiamo vissuto insieme e tocchiamo con mano l’affetto che ci unisce, insieme a un profondo sentimento di nostalgia.
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