Sono stato chiamato da Papa Francesco il 21 Settembre scorso – Festa di San Matteo Apostolo – alla guida del Dicastero della Santa Sede per il Clero. Da qualche mese esso ha anche la competenza per i Seminari. Per quest’ultimo compito sarò coadiuvato, prossimamente, anche da un altro Arcivescovo, nella persona di S. E. Mons. Jorge Carlos Patrón Wong, Vescovo di Papantla in Messico. Questi si viene ad aggiungere a S.E. Mons. Celso Morga Iruzubieta, Segretario della Congregazione per il Clero, e al Sotto-Segretario Mons. Antonio Neri, e agli altri Collaboratori.
Invitato, nella circostanza, a dare un saluto ai visitatori e lettori della pagina web della Congregazione, vorrei dire che porto nel cuore, ora più che mai nella mia vita di Sacerdote e di Vescovo, questo importante settore del Popolo di Dio, i Seminaristi cioè, i Diaconi e i Presbiteri, soprattutto quelli dei territori non missionari e non appartenenti alle Chiese orientali.
E’ una grande famiglia, a cui la bontà e la misericordia del Signore hanno guardato con occhio di predilezione, invitandoli alla sua sequela, per essere formati dal Maestro e per appartenere a Lui, con speciali vincoli di amore e di servizio, nel ministero ordinato.
I seminaristi e i sacerdoti vivono nel mondo, ma non gli appartengono, come ci ricorda l’Apostolo San Giovanni. Devono pertanto camminare in mezzo ad esso senza lasciarsi contaminare, nella mente e nel cuore, dal Maligno, che li cerca e li circuisce, per fare loro del male e sfigurarne il volto e l’identità interiore.