Siamo alla presenza di Gesù eucaristico, che ci guarda negli occhi e scruta la nostra coscienza più profonda.
Vogliamo aprire il nostro cuore a Gesù, fino in fondo, nelle nostre aspirazioni di santità e, anche, confessando le nostre debolezze, che sempre viviamo con profondo dolore ed amarezza dell’anima.
Nella fede – una fede che, in questo momento, vuole toccare i nostri affetti e direi il nostro stato d’animo - gli diciamo con gioia e speranza un sentito grazie per averci chiamato ad essere discepoli suoi e ministri ordinati nel Sacerdozio.
E’ un grazie che dobbiamo ripetere spesso nelle nostre giornate, soprattutto quando ci risvegliamo al mattino e ci prepariamo alla celebrazione dell’Eucaristia. Il nostro Sacerdozio è un prezioso dono, che la misericordia di Dio ci ha fatto, senza nostro merito...