Nell’omelia pronunciata ieri 26 giugno a Santa Marta, Papa Francesco si è chiesto perché le folle ascoltavano e seguivano Gesù riconoscendo il suo insegnamento pieno di autorità e non così, invece, riguardo agli scribi e ai farisei. Perché questi ultimi erano rigidi legalisti che opprimevano il cuore del popolo, facevano la casistica sui casi morali senza nessuna misericordia, curavano i loro affari attraverso la religione. Gesù è completamente diverso, afferma Papa Francesco: non negozia affatto le cose di Dio ma le dice in modo da fare innamorare. Così, il popolo innamorato lo segue e si lascia scaldare il cuore da Lui. Una parola per noi presbiteri: andare oltre il moralismo, rifiutare l’affarismo, essere pastori che scaldano il cuore del popolo.
“Ne moralista né affarista. Gesù era un pastore che scaldava il cuore!”. Omelia di Papa Francesco 26 giugno

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