Nel Vangelo del giorno troviamo, posta sulle labbra di Gesù, l’espressione “mentre lo sposo è con loro”. A chi rimprovera i discepoli perché vengono meno al digiuno – inteso come pratica esteriore – Gesù ribatte affermando che essi hanno riconosciuto in Lui lo Sposo della nuova umanità, il Messia che Dio ha mandato per unire a sé gli uomini. Conta più questo riconoscimento che un digiuno esteriore e rituale. Un commento spirituale sul brano, tratto dagli scritti di San Giovanni della Croce.
- - - - - - - - - -
Lo sposo è con loro
Quando uno ama e fa del bene a un altro, lo ama e gli fa del bene secondo la propria condizione e le proprie capacità. E così il tuo Sposo, dimorando in te, ti concede grazie degne di sé. Così, essendo Egli onnipotente, senti che ti fa del bene e ti ama con onnipotenza. Essendo Egli sapiente, senti che ti fa del bene e ti ama con sapienza; essendo infinitamente buono, senti che ti ama con bontà; essendo santo, senti che ti ama ed elargisce grazie con santità, essendo giusto, senti che ti ama e ti concede grazie secondo giustizia; essendo misericordioso, pietoso e clemente, senti la sua misericordia, pietà e clemenza; ed essendo forte, sublime e delicato, senti che ti ama in modo forte, sublime e delicato; ed essendo limpido e puro senti che ti ama in modo limpido e puro; poiché è generoso, senti che ti ama con generosità, senza nessun interesse, solo per farti del bene; poiché infine Egli è la virtù della somma umiltà, ti ama con grande bontà e con grande stima. Ti rende uguale a lui, mostrandosi a te con gioia e con il volto pieno di grazia attraverso i sentieri delle conoscenze che ti dona. E lo senti dire: «Io sono tuo e per te, e ho piacere di essere quale sono per darmi a te e poter essere tuo per sempre ». O anima fortunata, chi dirà ciò che senti sapendoti così amata e con tanta stima innalzata?
San Giovanni della Croce