Lettura del Giorno

San Giovanni d'Ávila

san giovanni di Avila
San Giovanni d'Ávila

Dagli scritti di San Giovanni d'Ávila, maestro di evangelizzatori - Scritti scelti

Ed. San Paolo

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Trattato dell’Amore di Dio [Dio ci ama come padre, madre e sposo]

1.  La causa che maggiormente spinge il nostro cuore all’amore di Dio è considerare profondamente l’amore che Egli ha avuto per noi e, con Lui, il suo Figlio bene­dettissimo, nostro Signore. Questo, più dei benefici, spinge il cuore ad amare; perché, colui che rende ad un altro un beneficio, gli dà qualcosa che possiede; ma colui che ama, dà se stesso con tutto ciò che ha, senza che gli resti altro da dare.

Vediamo quindi ora, Signore, se Voi ci amate; e se ci amate così, quanto è l’amore che avete per noi. I genito­ri amano molto i figli; ma, forse, ci amate voi come un padre? Non siamo entrati noi nel seno del vostro cuore, Dio mio, per vedere tutto questo. Ma il vostro Unige­nito, che è disceso da quel seno, ne portò i segni (cfr. Gv 1,1-18), e ci comandò che vi chiamassimo Padre (cfr. Mt 6,9) a causa della grandezza dell’amore che avevate per noi; e questo, soprattutto, ci disse che non chiamassimo altri padre sulla terra, perché solo tu sei nostro Padre (Mt 23. 9).

        Perché come tu sei buono solo per l’eccellenza della tua sovrana bontà, così allo stesso modo tu solo sei il Padre; e lo sei di tal modo e fai tali opere che, a con­fronto delle tue viscere paterne, non vi è alcuno che pos­sa chiamarsi così.

Conosceva bene il tuo profeta tutto questo, quando diceva: Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto (Sal 26,10). Tu stesso hai vo­luto paragonarti ai genitori, dicendo con Isaia: Si dimen­tica forse una donna del suo bambino, così da non com­muoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani, le tue mura sono sempre davanti a me (Is 49,15-16). E poi­ché, fra gli uccelli rapaci, l’aquila è colei che ha più fama per l’amore che nutre verso i suoi piccoli, hai voluto met­tere a confronto con l’amore di lei la grandezza dell’amo­re tuo: Come un’aquila che veglia la sua nidiata, che vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali (Dt 32,11).

Al di sopra di quest’amore c’è quello dello sposo verso la sposa, del quale si dice: Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saran­no una sola carne (Gen 2,24). Tuttavia questo amore è superato dal tuo, perché, secondo quanto tu stesso dici per mezzo di Geremia, se un uomo ripudia la moglie ed essa, allontanatasi da lui, si sposa con un altro uomo, tornerà il primo ancora da lei? (...) Tu ti sei disonorata con molti aman­ti e osi tornare da me? Oracolo del Signore (Ger 3,1-2).