Dagli scritti di San Giovanni d'Ávila, maestro di evangelizzatori - Scritti scelti
Ed. San Paolo
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Dolori di Maria nella passione di Cristo
17. Parlare ora della morte di Gesù Cristo sarebbe molto lungo, è tardi ed abbiamo poco tempo. Questo giorno è dedicato alla contemplazione dei dolori della Vergine. Che il vostro cuore abbia sentimenti di compassione tutti i giorni della vostra vita, al giovedì e al venerdì fino alla sera, della passione di Gesù Cristo; e dal venerdì sera al sabato, dei dolori della Vergine Maria. Non dimenticatevi, quando sta per arrivare il sabato, di fare una memoria soprattutto, senza saltare un giorno, dei dolori che sopportò la Vergine Maria.
Chi curerà le tue angosce? Chi metterà un prezzo e una misura ai tuoi dolori? Chi riuscirà a contare le tue pene? Chi conterà ciò che hai sofferto in un giorno come oggi? Tanto è grande l’amore che ardeva nel tuo cuore, così è grande la tua angoscia. Se tu arrivassi a conoscere quanto è grande l’amore che questa Vergine santissima aveva nei confronti di suo Figlio, sapresti riconoscere il dolore che oggi lei ha sopportato; però, come non si può conoscere l’amore, così non si può capire il dolore che ricevette.
18. Non avete visto nelle creature irrazionali l’amore che una madre ha per il figlio? Come una mucca con il suo vitellino, la quale si lascia uccidere per lui; arrivare a toglierglielo! Per carità! Abbiamo visto anche una gallina morire per i suoi pulcini, perché a loro non fosse fatto del male. Applicate ora questo alla Vergine, che amava Gesù Cristo come un Figlio e lo amava come Dio. La riverenza con cui lo trattava, quella riverenza con cui stava davanti a Lui, credo che non osasse nemmeno alzare gli occhi da terra. Allora, con che amore lo trattava quando era bambino, quando lo allattava al suo seno verginale! Io penso che, quando il Bambino dormiva, si metteva in ginocchio e lo adorava, chiedendogli la grazia di sapere come trattarlo. Nelle madri di qui c’è una misura per l’amore che hanno verso i loro figli, per quanto li amino; qui non c’è alcuna misura, piuttosto la Vergine amava tanto Gesù Cristo, quanto lo Spirito Santo soffiava su di lei; questo era già molto; e non è spiegabile, non si può quantificare, non ci sono parole che ne possano indicare il valore.
19. Oh, benedetto sia tu, Signore, al quale fu dato che l’amore grande di questa Vergine diventasse per lei come un boia che la tormenta. Dice san Girolamo che ogni fitta, ogni pugno che sopportava il cuore di Gesù Cristo, era una lancia che attraversava il cuore della Vergine; ogni schiaffo, ogni frustata, ogni piaga che arrivava a Gesù Cristo, erano tante pugnalate per il cuore di questa Vergine! Oh, benedetta sia la tua misericordia, che tante frecce hai avuto per ferire e trapassare il cuore di questa Vergine! Giacché, se il corpo di Gesù Cristo era tempestato da cinquemila frustate in un corpo come il suo, la sua santissima testa attraversata da tante parti da spine, con i piedi e le mani perforati da chiodi così crudeli, in un bagno di sangue, la sua santissima barba rasata, schiaffeggiato, oggetto di sputi, quel corpo delicato sconquassato e le sue tenere membra scosse, come pensate che potesse stare il cuore della Vergine, che aveva tutto ciò davanti ai suoi occhi! Oh, cuore verginale! La si dipinge con sette coltelli, con settecento si dovrebbe dipingere! Non contano le gocce del mare e i granelli di sabbia, non contano le stelle del cielo a confronto con i dolori della Vergine Maria.
20. Con che cosa ti metterò a confronto? Oh, Vergine santissima! Come doveva stare il tuo cuore? Che cosa avevi sentito quel giorno, bevendo acqua di dolore, quando le acque dei tormenti entravano fino nel profondo del tuo cuore? Le onde tempestose delle acque sono salite fino a inondare il tuo cuore. E stato necessario un aiuto particolare per soffrire e sopportare ciò che oggi sopporti. Oh, che grande peccato, Madre, che colui che adoravi come Dio ascoltasse tanti insulti, tante maledizioni! Oh, cuore oltraggiato, quale annuncio pubblico hai ascoltato! Che dolori sono entrati dalle tue orecchie! Che dolori dai tuoi occhi! Pensate a questo, e chiedete grazia, chiediamola tutti per poterlo capire.