Lettura del Giorno

San Giovanni Crisostomo
San Giovanni Crisostomo

Dagli scritti di San Giovanni Crisostomo sul sacerdozio.

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Libro sesto

Riepilogo. Difficoltà del ministero e virtù necessarie. Conclusione della difesa. Il pensiero di dover rendere conto al Giudice supremo della salute spirituale dei sudditi, incute grande timore.

I. Così stanno le cose quaggiù, come hai udito; quelle poi che riguardano l’altra vita, come potremo sopportarle, essendo noi costretti a rendere ragione di ciascuno di coloro che ci furono affidati? Il danno non si limiterà allora alla vergogna, ma trarrà seco una punizione eterna. Se già l’ho ricordato, non tralascerò ora di ripetere il detto: "Siate ubbidienti ai vostri prelati e siate ad essi soggetti, poiché essi vegliano come dovendo rendere conto delle anime vostre" (Eb. 18,17); ché il timore di questa minaccia mi agita continuamente lo spirito. Se per chi scandalizza minimamente uno solo "conviene che gli sia sospesa al collo una pietra da mulino e venga precipitato nel mare" (Mt. 18,6) e se "quanti offendono la coscienza dei fratelli, peccano contro lo stesso Cristo" (1Cor. 8,12), chi infligge tanta rovina non a uno, o due, o tre, ma a un popolo intero, che cosa non dovrà soffrire in pena e quale castigo non avrà da riceverne? Né si può incolpare l’inesperienza, né rifugiarsi nella scusa dell’ignoranza, né addurre come pretesto la violenza e la costrizione subita: tale pretesto potrebbe farlo valere chiunque fra i sudditi, qualora fosse il caso, riguardo alle proprie colpe, più facilmente di quello che un capo possa addurlo a scusa delle colpe altrui. E perché mai? perché chi é incaricato di correggere l’ignoranza degli altri e porre in guardia contro la guerra diabolica quando s’avvicina, non potrà certo pretessere l’ignoranza propria, né dire: "Non ho udito la tromba, né ho potuto prevedere la battaglia". Poiché, per questo, come dice Ezechiele, t’ha fatto sedere, per suonare la tromba anche per gli altri e preannunziare le calamità future. Onde la pena sarà inesorabile, anche se uno solo andasse perduto. Ché "se all’avvicinarsi della spada, dice, la sentinella non suoni la tromba al popolo, per annunziarla, e la spada venendo prenda un uomo, questi veramente per colpa sua é rapito, ma del sangue di lui domanderò conto alla sentinella" (Ez. 33,6).